Lunedì 9 dicembre dovrebbe iniziare la "rivoluzione", a quanto pare.
Probabilmente raggiungeranno il loro obbiettivo, chiedendo ai negozianti di abbassare le saracinesche delle loro attività ad oltranza, cosa che secondo loro causerà le dimissioni del governo.
Credo che contino di mettere insieme "l'Italia che produce", peccato che pensano di farlo lanciando "il solito" slogan. Ho cercato di chiedere ai "forconi" spiegazioni più precise riguardo il COME vogliano bloccare l'Italia, e se fossero informati sul protocollo che avrebbe applicato il nostro simpaticissimo Stato in caso ci fossero riusciti.
In un momento di crisi come questo, dove davvero cominciano a mancare i presupposti per considerarci al pari degli altri paesi europei a livello economico, bloccare il paese recherebbe soltanto un danno maggiore all'economia reale, ovvero ai cittadini, ma di questo i coordinatori nazionali non sembrano preoccuparsi.
Vogliamo fare la fine della Grecia? Anche loro bloccarono il paese e le conseguenze sono quelle esposte in precedenza. Sappiamo bene come risolvono il problema occupazione dai piani alti...
Lo abbiamo visto al G8, al G20, lo stiamo vedendo in Ucraina in questi giorni, in Brasile qualche tempo fa, … insomma gli esempi sono infiniti.
Si rischierebbe inoltre la militarizzazione del paese a l'arrivo della TROIKA al governo, senza contare che in Grecia il blocco ha poi causato la sospensione dei finanziamenti da parte del FMI e ovviamente senza avere lo straccio di un alternativa.
In Sicilia ci avevano già provato e il risultato è stato niente cibo nei paesini, disagi di varia natura, e gente incazzata che non aveva la possibilità di recarsi al lavoro.
Ma Il movimento dei Forconi, in quel caso, tirerà in ballo il suo codice etico e comportamentale tanto decantato sul web e che è un ovvio specchietto per le allodole, uno strumento per cercare di convincere la massa benpensante.
Esso prescrive di non mostrare mai nessuno stemma politico, dice che le forze dell'ordine sono nostre amiche (?!?) e perciò bisognerà spiegarsi con loro e cercare di convincerli a protestare, molto romanzesco certo, ma la realtà non è mai così romantica, ecco infatti cosa prescrive la legge in caso di blocco dei trasporti o di blocco di qualsiasi attività non autorizzato:
Dispositivo dell’art. 340 Codice Penale
Chiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge [330, 331, 431, 432, 433], cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno.
I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni.
"Vogliamo vedere se riescono ad arrestare un paese intero", dicono i coordinatori dalla loro pagina facebook, dimenticando di essere in appena 30000 per giunta virtuali . Siamo all'assurdo.
Ma chi sono questi fantomatici organizzatori? Eccoli:
-Danilo Calvani membro di spicco dei Comitati Riuniti Agricoli, il gruppo dell’Agro Pontino che ha dato vita a Dignità Sociale
Avete capito? Vogliono che siano le forze dell'ordine a scrivere direttamente le leggi! Ottima idea Danilo!
-Mariano Ferro (ex MPA) è invece il leader dei Forconi , che organizzarono l'anno scorso la famosa protesta sfociata poi.... in un bel niente, a parte seri disagi per la popolazione delle aree rurali della Sicilia.
Nel gruppo principale i vari coordinatori insistono chiedendo di cancellare i simboli politici dai profili facebook. Ovviamente, questo è stato fatto notare solo dopo dopo che alcuni grillini e fascisti si sono "uniti" al movimento. Alcune associazioni infatti hanno dimostrato solidarietà filo-fasciste come la Lega della Terra,
http://www.casapounditalia.org/2013/12/casapound-italia-su-sciopero-e.html Casapound e la stessa Forza Nuova
http://www.forzanuova.org/comunicati/fn-aderiremo-alla-rivolta-dell-immacolata. che hanno dichiarato ufficialmente di essere a favore della manifestazione. Dimostrano solidarietà, ma secondo me c'è molto di più della solidarietà da parte loro; in ogni volantino si possono trovare slogan simili a "Italia agli italiani,o "L'italia è degli italiani", slogan buttati lì a caso, come se i politici che ci hanno rovinato fossero congolesi.
L'utente medio di quella pagina infatti assomiglia molto all'utente medio di FN, con un'ignoranza è un populismo tali da far impallidire Bossi in persona. Nessuno si preoccupa delle conseguenze o delle modalità della "rivoluzione", e tra l'altro è anche dubbio il fatto che abbiano intenzioni pacifiche, infatti due loro coordinatori si sono dissociati poco prima delle dichiarazioni dei due siti fascisti.
Sembrano tanti, ma è facile tirar dietro la parte di popolino ignorante che comincia a stare male sul serio e che pensa attraverso slogan.
Speriamo che sia un flop insomma, non perchè le cose vadano bene e quindi non servano "proteste di piazza", ma perchè questa "rivoluzione" e quantomeno irresponsabile, se proprio dobbiamo metterci buona fede.
Chi ci guadagnerebbe da una militarizzazione del paese?
E a chi torna comodo il polverone della protesta?
Il governo Letta starebbe infatti cercando i fondi necessari per la copertura del "debito" (ovvero ai soldi che verrebbero a mancare )dovuto all' IMU.
Stanno forse preparando una nuova stangata finanziaria ai danni dei cittadini (è infatti appurato che nel 2014 pagheremo almeno 9 miliardi in più di tasse).
Insomma, la manifestazione del 9 dicembre, che abbiamo visto essere "mossa" da parecchi personaggi "ambigui", sarà probabilmente un flop che però porterà un ovvio effetto mediatico, effetto mediatico che potrebbe riuscire a nascondere delle decisioni economiche importantissime per noi contribuenti.