giovedì 2 maggio 2013

MILANO MAY DAY, 1 MAGGIO 2013 - Le voci dal corteo.

























1 maggio 2013, come ogni anno Milano viene animata dalla MAY DAY, manifestazione itinerante che sfila tra le vie del centro della città creando una scia di musica e gente e, cosa più importante, ha interrotto la routine di un tranquillo giorno di festa di cui ormai abbiamo dimenticato il significato. 

In pieno pomeriggio il corteo irrompe nelle vie del centro tra la gente che, come purtroppo ci hanno abituato a fare, sfila tra i negozi cercando il prossimo acquisto; la MAY DAY urla la presa di coscienza di persone che vogliono “far svegliare” chi ormai nel sistema ci è immerso e non percepisce come vicini o rilevanti problemi che ci stanno soffocando e rendendo la qualità di vita sempre peggiore.

Una lunga fila di carri e persone accompagnati da musica, cori e slogan, denuncia la precarietà dei lavoratori e l’imponente speculazione edilizia realizzata nel territorio lombardo negli ultimi anni, mentre le gravi mancanze dello Stato nel garantire il diritto al reddito e alla casa costringono i cittadini all’indebitamento con banche e istituti finanziari fino allo stremo. Questa è la logica con cui si manifesta anche un dissenso condiviso nei confronti dell’EXPO 2015 e delle grandi opere in realizzazione  nella regione Lombardia e in città, che sono percepite solo come l’ennesimo escamotage dei potenti per arricchirsi mentre il Paese viene lasciato al suo triste destino. 

I cartelloni e gli slogan sono creativi, vere e proprie provocazioni: sul primo camion primeggia lo striscione - L’unica grande opera per Milano uscire da EXPO 2015-  ci sono anche delle tessere del monopoli che rappresentano gli atti di proprietà delle aree di Porta Ticinese e Porta Nuova che sono appunto interessate da grandi lavori di costruzione, come a dire che Milano viene comprata come se si trattasse di un gioco, - mi passano affianco ragazzi con la maschera di V, protagonista del film V per Vendetta, chi reggono casseforti in cartone e invitano la gente a “riprendersi la cassa”.

Tra i manifestanti sfilano persone di ogni età e classe sociale, dai laureati senza impiego (come la sottoscritta) ai lavoratori in difficoltà, come i dipendenti dell’Ospedale San Raffaele in esubero, gli operai della Maflow di Trezzano sul Naviglio, (che hanno occupato e recuperato la fabbrica fondando la Cooperativa RiMaflow, operai e imprenditori allo stesso tempo) famiglie con bambini e disabili, oltre che stranieri, tutti insieme in un’atmosfera di svago e condivisione di una linea di pensiero alternativa, mandano un il loro pacifico messaggio di dissenso agli agenti schierati attorno in tenuta antisommossa, agli elicotteri che li sorvolano e ai palazzi del potere sotto cui passano. 

Qualcuno che non ha ben compreso l’idea che sta animando la parata o che è interessato solo alla festa sfrenata e che come sempre rovina il tutto con azioni inopportune c’è, ma per fortuna non riesce ad alterare il clima di festosa protesta che si è creato. 

Sono le 19 circa quando il corteo raggiunge viale della Liberazione e si ferma nelle vie tra Gioia e Repubblica (saprò poi dai media che la manifestazione doveva terminare a Palazzo Lombardia ma è stata bloccata prima) dove i camion si posizionano proprio sotto ai grattacieli in costruzione nel cantiere di Porta Nuova – Garibaldi, conclusione perfetta, infatti i ragazzi si mettono a riposare nelle aiuole proprio all’ombra di quelle costruzioni contro cui avevano protestato, un contrasto che ben rappresenta la voglia di riappropriarsi della città, di avere spazi verdi e non solo montagne di cemento. 

Musica balli e divertimento proseguono poi fino a sera tardi, ma io soddisfatta e stanca dopo un po’ di sano svago vado con i miei amici a prendere il treno per il ritorno a Monza, pensando che avrei scritto di questa giornata che mi ha fatto notare che c’è chi vede oltre le scemenze con cui ci annebbiano il cervello, che in fondo facciamo parte di quella generazione postmoderna che ha capito che si deve fare un passo indietro e cambiare rotta, verso un sistema sostenibile che metta al centro il benessere della persona e del mondo in cui si vive.

PS: merita una citazione la signora anziana che in compagnia della sua badante dalla finestra della sua casa salutava il corteo sorridendo divertita, era troppo bella!


[Carola Giuttari] 

NUOVA BANCONOTA DA 5 EURO. VERSO IL NON-PIU'-CONTANTE?
















Oggi e' il primo "giorno di lavoro" della nuova banconota da 5 euro.
Diverse nuove misure di sicurezza renderanno più difficile la loro contraffazione.

Queste nuove misure, verranno progressivamente adottate per tutti i tagli dei "prodotti della bce".

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-30/giovedi-maggio-arriva-nuova-184449.shtml?uuid=AbheLwrH

Come mai?

Ovvio, la contraffazione, anche se in pochi lo dicono, sta subendo un aumento a dir poco vertiginoso.

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/italia-paradiso-dei-falsari/2202215

I motivi alla base di questo aumento, sono scontati: non ci sono soldi, quindi sempre più persone stanno pensando (o hanno già iniziato) a stamparseli per i fatti loro.

A questo punto tutto e' chiaro: Se le persone non ce la fanno e falsificano il denaro, piuttosto che emettere credito e erogare ammortizzatori sociali per migliorare le condizioni della gente, la banca impone nuove misure di sicurezza e di controllo, in sostegno di quella stessa "austerity" che ha privato la gente del proprio credito...e spinto parte di essa a tentare di "stamparselo" da se.

Che succederà quando riusciranno (e lo faranno) a falsificare anche le "nuove banconote"? Facile. Verrà detto che ci sono troppi falsari in giro, quindi e' il caso di adottare strumenti piu' sicuri delle banconote...voi che preferite, integriamo il bancomat con la carta d'identita' elettronica o vi impiantiamo tutto direttamente sotto pelle?

E fu così che come in ogni allevamento intensivo che si rispetti, quando la bestia cerca di liberarsi dalle sue catene...il proprietario le stringe il collare.

E le bestie inconsapevoli osservano ammirate: "ooooh, ma che bel collare nuovo..."

Cercate di non strozzarvi.


[GabryDober]

mercoledì 1 maggio 2013

1 MAGGIO: MA QUALE FESTA?! E' UNA VEGLIA FUNEBRE!














 "La recessione non molla la presa sui giovani e tra gli under 25 il tasso di disoccupazione è al 38,4%, vicino ai massimi storici. Basti pensare che in Europa fanno peggio dell’Italia solo Grecia e Spagna."



E' piuttosto palese che quella del 1 maggio non sia più una festa, ma semmai una veglia funebre.
Stiamo assistendo, dopo un lento e prolungato agonizzare, alla morte di questo paese, morte voluta da chi ha messo in scena questo teatrino comunemente chiamato "crisi" (che io preferisco definire truffa) e da chi è riuscito a far porre ancora una volta l'attenzione del popolo sui "magheggi politici", distogliendola invece dalla realtà dei fatti, ovvero che qualcuno che siede molto più in alto dei burattini al Governo, ci vuole letteralmente finiti.

E come si uccide un popolo? Come lo si mette alle strette, con le spalle al muro e senza possibilità di reazione?
Semplice: gli si toglie il lavoro e poi gli si tassa anche l'aria, così che anche i pochi risparmi che quell'uomo era riuscito a mettere da parte se ne vanno assieme alle sue speranze di un futuro migliore.
Nei paesi dell'Eurozona le aziende vengono lasciate a se stesse e alla mercè della concorrenza spietata dei nuovi "poli industriali", ed ecco allora gli esodati, i cassaintegrati e poi i disoccupati...
Si può licenziare sempre di più e senza quasi una motivazione, gli stipendi sono sempre più bassi, la gente scappa, si uccide, si dispera...

Qual è il ruolo della politica in tutto questo?
La politica c'entra poco, o meglio, c'entra relativamente.
Molti di questi personaggi si sono infiltrati nei vari partiti e sono arrivati li, nei palazzi dove la gente crede si decida il futuro del nostro paese (falso), ma "nulla di più".
Ed ecco che abbiamo un Presidente della Repubblica che da una mano alle lobbies finanziarie, un Presidente del Consiglio che è anche Vicepresidente dell'Aspen Institute (che per chi non lo sapesse è una potenta organizzazione che decide le sorti economiche anche dell' Italia), una Presidentessa della Camera nipote del Presidente di ENI (la più potente e pericolosa multinazionale italiana), un Ministro dell'Economia facente parte della Banca d'Italia (che ci tengo a precisare ancora una volta non appartenere direttamente allo Stato come molti pensano, ma essere un ente "privato". Ma questa è un altra storia)...
Insomma, non ci vuole molto per capire che alcuni dei politici ora al Governo sono personaggi che fanno tutti assieme, senza distinzione di partito (ecco perchè a me la parola "inciucio" non piace), parte di un disegno molto più grande che comprende poteri molto più vasti di una semplice "proposta di legge".

Cè chi può sradicare il futuro a milioni di persone... E' esattaente quello che sta accadendo da almeno 40 anni a questa parte (ultimamente molto più intensamente. forse perchè siamo alla "resa dei conti"?): un' elite di potenti personaggi con le mani in pasta in grosse multinazionali, lobbies finanziarie, banche e potenti organismi militari (o presunti tali), stanno togliendo il lavoro e la dignità ai popoli, pian piano, un po' alla volta, attraverso crisi programmate ed interventi economici che definire suicidi è poco.
Lo stanno facendo lentamente, con molta calma perchè se dall'oggi al domani 5 milioni di italiani si ritrovassero senza lavoro, forse una rivolta aggressiva ci sarebbe, ma togliere 5 milioni di posti di lavoro nel corso di dieci anni attraverso tanti giri di parole e di fatti invece porta solo a tante, passatemi il termine, incazzature da parte del popolo, ma non di certo ad una "rivoluzione" o a qualcosa di simile.
Insomma, il popolo si arrabbia, si lamenta, ma fa davvero poco per cambiare questa situazione...
Ci stanno rosolando a fuoco lento, e forse siamo davvero a fine cottura...

Oggi è il 1 maggio, la festa dei lavoratori...
Ma quanti di voi sanno il perchè di questa ricorrenza?
Il 1 maggio non è solo il concertone a Roma, che secondo me poi è un enorme controsenso, il 1 maggio dovrebbe essere il giorno simbolo delle "vittorie sindacali"... Dovrebbe.
L'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro a New York il 5 settembre 1882. Due anni dopo, i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Fu scelta come data della festività il primo maggio perchè festa di S.Giuseppe lavoratore e la festa divenne internazionale.

 Ora, dopo tutto quello che sta accadendo, dopo tutto quello che i sindacati hanno fatto negli ultimi anni, ovvero il contrario di quello che avrebbero dovuto fare, cioè andare contro i lavoratori mettendosi dalla parte dei poteri forti, come si può ancora parlare della Festa dei Lavoratori?!
Basta farsi un giro nel centro di una qualsiasi città poi, o in un centro commerciale, per accorgersi che questa festa ha perso di qualsiasi significato.
Tutti i negozi sono aperti. Tutti lavorano anche oggi, sottopagati, precari, tristi...
E la disoccupazione gioanile è arrivata oltre al 38%...


Buona vita amici miei.
Buona vita...

[NonG]